giovedì 7 gennaio 2010

Fatelo per me.


Ho conosciuto spiriti che spesso han trovato preda
su questa soglia. Mi è vietato parlar
di loro. Prendetemi per pazzo,
voi carne innocente,
voi che guardate il mondo a occhi chiusi.


Fatelo per me.


Non lasciate entrare queste parole
all'interno del vostro ragionar,
spegnete le luci della mente.
Cambiate poeta.
Spogliatevi della mia malattia.


Bruciate le mie parole.


Fatelo,
per me.


Liuk J. Abbott

mercoledì 6 gennaio 2010

Mi piace.

La proteggo nella stretta delle mie braccia,
perchè lei è un angelo caduto.

Le mie ali di nero la circondano.

Le insegnerò a volare.
Mi piace.


Liuk J. Abbott

sabato 2 gennaio 2010

No problem amico. È tutto a posto.


Ti chiedo scusa fin d'ora per quello che sto per scrivere (anche se meriti ogni singola parola), perché quando si va troppo oltre con un amico, poi gli si chiede scusa.
Ho incassato il colpo l'altra sera. Ho provato a digerirlo. Ma non sono ipocrita, ho le palle (anche se non è una questione di palle, non voglio metterla su questo piano) per dirti che sei uno stronzo, voglio che tu capisca il male e il casino che hai combinato. Voglio che ti giri e guardi indietro, tutto quello che io ho fatto per TE, voglio che ti giri e ritorni in te. Hai la vista troppo annebbiata, forse per il tuo pacchettino dolorante.
Se tutto ciò rischia di creare inimicizie, io le scuse te le ho appena fatte. Ho la coscienza pulita.
È stato pesante, dico davvero. E ci sono voluti due giorni per trovare le parole e decidermi a scrivere.
Sono certo sei stato soltanto un esecutore, le parole dall'altra parte della porta non potevano essere le tue. E le ho prese alla lettera. Sono andato in macchina a “fare cosacce”. Infatti, amico, tutte le cosacce che ho fatto sono state dormire con la mia ragazza. Sai no, nel sacco a pelo.. perché era sottozero là fuori. Ma forse non te ne sei accorto.
Se il tuo cervello ha subito collegato: porta chiusa + luce spenta + camera di tua madre + più lettone comodo = oddio quando scoperò con la mia ragazza avrò il letto pieno di sghigia (!!!); forse ti sei dimenticato che in quel letto c'ero io, il tuo amico Luca, sai no quello che farebbe qualunque cosa per te, quello che si è fatto in quattro per tirarti su il morale poco più di un annetto fa dopo la delusione che porta il nome Sara. E ciò è dovuto alla vista annebbiata di cui parlavo prima. Tanto più che, forse l'avrai notato, in quello stesso letto c'è poi finita un'altra coppia e tu ti sei beccato la singola piazza, un bel colpo per le tua autorevole autorità autarchica sopra la tua proprietà immobiliare!


Tranquillo hai ragione tu... La prossima volta che avrò bisogno di fare un “pisolino” con la mia ragazza ti chiederò un permesso scritto, così se la tua donna (o chi altri...) vorrà sbattermi fuori, io potrò sbandierarglielo in faccia (il permesso sia chiaro, al resto ci pensi già tu).
No problem amico.
È tutto a posto.

venerdì 1 gennaio 2010

Senza Titolo

Ho colto il fiore
e mi cibo del suo profumo.

I tuoi capelli sembrano tentacoli.
All'ombra del Sole
abbracciano il tuo corpo e
il mio.

Non tremi più.

Il passato
ha smesso di rincorrerci.
Vinto. Finalmente.




Liuk J. Abbott