giovedì 1 dicembre 2011

Es-senza

Fissando ombre danzanti
la pupilla dilata adorante,

equilibrio nell'intreccio dei gesti.
Riflessi nella pupilla
specchio dei vuoti.
Tu scegli maschera di fango
per modellare sorriso che doni
al cemento soffocante.

Sto esaurendo
latrati silenziosi
verso una negazione soffocando
nella maschera.
Eternamente unità nella
solitudine spezzando i sottili
filamenti di linfa per creare
la poesia a battiti smarriti,
consumando notti di voraci pasti
pagani su carta; pezzi di me
senza volto, pezzi di volto senza me.

mercoledì 5 ottobre 2011

Nella danza delle foglie
il tuo primo respiro,
quando Demetra torna piangendo
tra anime sorde.
Fiorisci in questa tua unica
primavera, e se vorrai
gli alberi non dormiranno nel suono
della gentile neve.

Sii un Sole l'inverno:
lune che vestirai.
Saranno saggia tunica.

Domani ancora
ricordati Prima e Vera.

domenica 7 agosto 2011

Vitelinfa

Baciarti come l'oro
dei bianchi raggi
che giocano randagi danzanti
sul festino della tua pelle.
Rifiuta l'inganno del fuoco
che invita al ballo il rosso volgare.

Figlia della terra,
il sacro albero è nato nella pioggia.

Amazzone incantatrice
di trampolieri silenziosi,
abitanti senza dimora nella sorte
di minore segno.

Occhi sorridenti al vuoto:
di buio antico il sapore,
mentre l'immagine si fa sacra
hai celebrato il rito del vento
sopra l'onda.

Anima nel ritornello delle stagioni
il sole persuadi a restare spettatore mortale,
e alla grande festa dei colori e dei canti
profani al tempo risorgimi
vitelinfa dei nostri corpi.

venerdì 5 agosto 2011

Quale cosa immortale è il sonno,
luoghi nascosti e profani
schermo di infinite storie
dietro le pupille.

Quando vedrai l'universo perire
nel buio dirai che sta dormendo.

mercoledì 3 agosto 2011

Icaro

Sono vuoto-contenitore
dell'abisso di falsa perfezione.
Voglio essere libero
dai miracoli del buio, possiedo scatole marmo
e pietra nell'anima di polvere.
Profondo l'antro della pazzia,
profonda l'oscurità della saggezza.

Non ho occhi per ammirare,
forma del sole, ho pupille cieche
per sterili sentimenti. Nella gabbia.
Rendi la luce antica,
a forma del sole.
Rendi i sensi, con l'acqua
lava gli occhi, crea la forma.

Ho voce nel buio per cantare la luce.
Di quale Padre figlio?
Di quale pensiero padre?
Sorridere come Icaro,
nel respiro più lungo.

Il lamento di Icaro - H. J. Draper, 1898

mercoledì 1 giugno 2011

Natura Mater

Se, Natura madre, bevessimo
da un calice fuoco
io scuoterei i sogni dai tuoi capelli
bruciando la seta.
Madre, abbiamo sete
di corpi e di forme.

Ho conosciuto notti
nel vuoto degli occhi
contemplando costellazioni.
Ho corteggiato la luna,
e l'ho posseduta.

Ora insegnami a danzare.

venerdì 25 febbraio 2011

Estetica del paradosso

Sognando la Primavera a Febbraio
poiché tu puoi con una rosa
fiorire il mio cuore.
Sognando profumo di petali
fra capelli, nel nostro letto
in quell'unico respiro...

Il sogno ha schiuso bianche
di luce le ali di falena.

Amore è estetica del paradosso
verità alle tue labbra, mie labbra. Sempre.

domenica 20 febbraio 2011

Ubique Daemon

Ovunque Lui
ambasciatore del sofferto,
padrone del trono scomodo,
ovunque angelo ali di fuoco
tentatore di deboli e potenti, anime pie
di sangue e neuroni e costole.

Ovunque Lui
serpe antica sbocciata l'ottavo giorno
nella terra.

Ovunque Lui.
Primo peccatore e primo ribelle.
Primo Poeta.

Uomo, nella tua torre
alta prigione di sofismi
il male hai corrotto e chiamato Daemon.

martedì 15 febbraio 2011

La neve all'ombra si scioglie tardi,
nascosta dal sole, i fiori
cresceranno freddi in Primavera.
Sopra asfalto l'acqua brucia,
dimentica dell'onirico istante
nel quale fu bianca e soffice,
fedele al caldo giorno,
innamorata nella luce.

sabato 12 febbraio 2011

Io sono Vento

Io sono Vento
muovo chiome di foglie.

Io sono Vento
accarezzo volti nell'imbarazzo.

Io sono Vento.

giovedì 10 febbraio 2011

Sale, sabbia e una corda

Scatola e vergogna
avvolge oscura e infelice gli stenti e i conati
nel suo ventre, nel freddo.
Bile sul vetro. Sbavare sulla carne,
lamenti tra vesti bagnate dal
sudore delle anime sporche.

Volare senza ali, questo paradosso.

Voglio sale sulle ferite e sabbia negli occhi,
una corda che abbracci senza amore il collo.
Urlare nel silenzio a occhi chiusi.

martedì 8 febbraio 2011

Odio gli asmatici borghesi e i burocrati adiposi, benestanti in monocolo e droghieri in pensione: tutti immersi nel rito della chiacchiera e del pettegolezzo, pronti a giudicare prima di capire, schierati d'istinto contro il nuovo in qualsiasi forma, ridotti alla sagoma di una maschera grottesca.
Odio la totale incomprensione e l'assoluta convinzione che ogni mia aspirazione artistica sia vana. E' il respiro dell'umano, il respiro della mia anima e soffocandolo hai deciso la mia condanna.